Disabilità: non una malattia ma una caratteristica

Secondo me la disabilità non è una malattia, penso piuttosto abbia a che vedere con una caratteristica che, come tutte le caratteristiche, comporta una condizione ed una conseguente situazione di vita, la quale eventualmente può generare una malattia nel caso in cui la situazione sia particolarmente avversa a causa di fattori esterni, primo fra tutti, la rigidità da parte di molta gente verso gli schemi, le regole e tutte le convenzioni create da noi stessi, in particolare dai cosiddetti "abili...".

 

Penso invece che la malattia non sia nient'altro che un qualcosa che va contro il benessere della propria salute che può anche causare disabilità, come è altrettanto vero che anche la disabilità può esser causa di malattia ma, proprio perché esiste una netta differenza tra le due, ciò non significa che sia l'una che l'altra siano necessariamente collegate.

 

Sempre restando in tema, provo a fare un esempio:

Quando ci si sottoponeva alle visite mediche per svolgere il servizio militare di leva obbligatoria, bisognava avere certi requisiti, tipo altezza, peso ed altro per esser valutati abili ed arruolati. 

Ecco, il punto era ed è che se una persona non è abbastanza alta per esser assoldata, di conseguenza non considerata abile per quel servizio, ciò non significa disabilità assoluta. 

Per disabilità assoluta, intendo che nessuno è abile o disabile in tutto e per tutto. 

Riprendendo l'esempio che ho appena fatto riguardante l'arruolamento militare, posso subito e chiaramente affermare che se un soggetto è abile come soldato, non è detto che lo sia per fare il medico, aldilà delle competenze che la professione stessa richiede. 

Infatti, lo stesso soggetto considerato un ottimo soldato perché abilissimo a maneggiare armi, in un'altra situazione potrebbe esser un pessimo medico perché non abile, cioè disabile a svolgere la sua mansione per mancanza di istruzione necessaria in quel settore o, nonostante le competenze, per inabilità o disabilità a individuare le terapie più funzionali per i pazienti.

 

Quando si tirano in ballo le parole "abilità" e "disabilità", io mi riferisco solo alle presunte o vere capacità e incapacità degli individui, non di certo allo stato di salute e, proprio per questo, continuo ad esser fermamente convinto che la salute non ha niente a che vedere con le abilità - capacità o disabilità - incapacità. 

In ogni caso, non solo non si può esser abili o capaci o disabili e incapaci in tutto ma, anche in ciò in cui lo si è, non lo si potrà esser per sempre per due motivi.

Perché fino a prova contraria non si vive ancora in eterno e, poi anche perché finché si è vivi, nessuno credo sia in grado di garantire certezze assolute sulle proprie capacità - abilità o incapacità - disabilità. 

Infatti, se si è valutati abili, cioè capaci a svolgere un determinato ruolo, ciò non toglie che, pur essendo abili o capaci per quel ruolo, non è detto che si continuerà ad esserlo anche durante il suo svolgimento. 

È un po' come quando si viene assunti in un posto di lavoro, si è valutati abili per svolgere quel lavoro ma, non è detto che la valutazione di abilità sia la stessa anche durante il suo svolgimento.

Praticamente, il mio parere sulla disabilità, è che questa parola è troppo generica e come tutte le parole generiche, lasciano il tempo che trovano, perché chi non è abile per certe cose, lo è per altre o senz'altro almeno per una.

 

Paolo

foto dal web: www.psicologiaintegrataroma.it

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Commenti: 3
  • #1

    Ermes (martedì, 14 marzo 2017 14:39)

    Abile o diversamente abili sarebbe da ricordare che hai una vita una testa un cuore e delle emozioni sia positive che negative che vivi e ti permettono di crescere

  • #2

    Ermes (martedì, 14 marzo 2017 14:47)

    Non ti esclude di avere una occupazione e di relazionarti e di crescere

  • #3

    Paolo (martedì, 04 aprile 2017 08:50)

    Sono d'accordo con te Ermes