Quando si vince un premio è giusto esserne orgogliosi e sottolinearlo. E' il caso del premio “Access city award 2016” assegnato a Milano per gli sforzi e le realizzazioni già compiute allo scopo di rendere meglio fruibile la città ai disabili.
Se vogliamo fare una graduatoria la nostra città risulta essere tra le prime in Europa in termini di accessibilità dopo Goteborg, Basilea e Salisburgo e, quindi, prima di tutte le grandi città metropolitane. Di questo possiamo andare fieri perché vuol dire un riconoscimento anche ai lavori urbanistici compiuti in preparazione dell'Expo, attuati con un'attenzione particolare a queste problematiche.
Le persone con disabilità sono anche persone che, nella maggior parte dei casi, svolgono un ruolo attivo nel lavoro e nella vita sociale e non si possono aggiungere problematiche architettoniche o impedimenti ai loro movimenti. In effetti negli uffici pubblici, nei teatri, nei mezzi di trasporto si sono introdotte modifiche di accesso, in modo da rendere fruibile gli spazi anche a persone con problemi motori e questa è una conquista non da poco ma ancora insufficiente per chi deve affrontare la quotidianità: nella ricerca di un taxi attrezzato, di servizi igienici idonei ed altro ancora.
Se ci guardiamo intorno vediamo tutt'ora una serie di impedimenti ai movimenti dei mezzi utilizzati dai disabili, tali da far dubitare della correttezza del premio. In questi casi è meglio essere concreti: in un supermercato vicino a casa non sono stati realizzati gli scivoli per le carrozzelle ed un disabile, non potendo accedervi deve chiamare un commesso per pregarlo di effettuare la spesa per suo conto. Davvero inverosimile, sopratutto, alla luce del lustro del premio assegnato alla città.
Resta, dunque, ancora molto da fare nel privato specie in campo edilizio perché la maggior parte delle vecchie costruzioni e dei vecchi esercizi commerciali non sono stati adeguati e molti di noi hanno esperienza di persone anziane costrette in casa, perché il condominio non dispone delle strutture idonee per l'accesso esterno.
Questo premio alla nostra città deve essere, dunque, di stimolo per ulteriori progetti pubblici e di sensibilizzazione anche per la proprietà privata per un pronto adeguamento alle norme che già esistono.
Ettore
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Sandro (giovedì, 29 settembre 2016 18:11)
ciao Ettore, molto interessante. speriamo che il tuo contributo sia di buon auspicio, perchè le cose migliorino anche per i disabili