Abramo Lincoln: paladino di libertà

Il libro di Tiziano Bonazzi parla di Abramo Lincoln, il Presidente americano della Guerra di Secessione tra nordisti e sudisti.

 

Lincoln era figlio di genitori calvinisti, ed era originario del Midwest; era un avvocato di provincia che militava nel partito Whig. Il partito Whig era un partito votato al progresso, e propugnava la libertà per ciascuno di migliorare la propria condizione.

 

Nell’America del diciannovesimo secolo molti calvinisti erano Whig, in quanto credevano nel cosiddetto self­-developement: a ciascuno doveva essere data la possibilità di sviluppare la propria personalità e giungere all’autorealizzazione.

 

Quando Abramo Lincoln diventa Presidente degli Stati Uniti, egli si scontra subito con gli Stati schiavisti della Confederazione: Lincoln è infatti convinto come John Brown, altro abolizionista della schiavitù, che ogni uomo debba avere il diritto di sviluppare liberamente le proprie facoltà. Questo scontro lo porta a dividere l’Unione in due blocchi, ed a causare una guerra civile che porterà l’America all’abolizione definitiva dello schiavismo.

 

Lincoln era un seeker, cioè un laico che cercava Cristo, ed un progressista in politica: egli credeva nel positivo sviluppo della Storia, e nella possibilità di un approdo ad un mondo migliore.

 

Sandro

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