Barbaro e disumano è chi li respinge

E' notizia di questi giorni che la British Library ha digitalizzato e messo online un manoscritto

inedito che è, in parte, attribuito a William Shakespeare: “The book of Thomas More”.

 

Nel testo Tommaso Moro (è il nome italianizzato) si rivolge alla folla di Londra tumultuante contro l'arrivo dalla Francia dei protestanti che fuggivano dalla persecuzione religiosa culminata nella notte di San Bartolomeo. Il motivo della rivolta popolare era dovuto, come accade ancor oggi, al timore della perdita di posti di lavoro a causa dei nuovi arrivati e la posizione è netta “barbaro e disumano è chi li respinge”, aggiungendo parole di commiserazione verso gli stranieri “derelitti, coi bambini in spalla ed i poveri bagagli”.

 

Queste parole assumono un rilievo particolare pensando che sono attribuite ad un filosofo e politico cattolico (fu fatto santo nel 1935 da Pio XI) che non erigeva barriere di carattere religioso nei confronti degli immigrati di religione protestante. Le vicende politiche e religiose di quegli anni erano, comunque, tormentate e Tommaso Moro, durante il suo cancellierato non esitò a mandare al rogo sei persone accusate di eresia per finire decapitato per essersi rifiutato di riconoscere Enrico VIII capo della Chiesa.

 

Questo ritrovamento del testo di Shakespeare e l'attualità del messaggio ci ricorda che nelle vicende storiche le violenze contro le popolazioni sono ricorrenti e che l'accoglienza nei confronti di chi fugge da guerre e discriminazioni è un dovere che dobbiamo adempiere.

 

Il tema degli immigrati è stato trattato in una nostra recente “serata della cultura”, fornendo dati su un fenomeno che, per quanto riguarda l'Italia, è gestibile data la presenza ancora marginale di stranieri sul nostro territorio, in rapporto a dati più rilevanti che si riscontrano in altri Paesi europei.

Non c'è, dunque, il pericolo di perdita di posti di lavoro, come temevano gli abitanti di Londra, ma anzi questi arrivi, correttamente distribuiti, rappresentano risorse demografiche e lavorative ormai indispensabili.

 

Ettore

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Commenti: 2
  • #1

    giulia (martedì, 22 marzo 2016 23:06)

    Interessante!!

  • #2

    Roberto (mercoledì, 04 maggio 2016 17:08)

    Grazie Ettore.