Depakin...

Depakin
Depakin

Eh già, mi trovavo ormai da cinque mesi all’SPDC del S. Paolo, ala Ovest del reparto di Psichiatria, al nono piano.

 

Eh già, non sapevano più dove mandarmi, visto che la casa l’avevo persa dopo un periodo di confusione assoluta e cure da parte dei CPS Milanesi, dopo una trentina di TSO e una trentina di psichiatri diversi (esperienza secondo me terrificante, da non augurare neanche a Berlusconi), dentro e fuori dai reparti psichiatrici…

 

Era circa il 1999 e dopo tutti questi TSO e la conseguente confusione, quando ero a casa, non avevo più soldi per pagare l’affitto ed ero rimasto letteralmente in strada con le valige in mano, mi dissero che non avevo niente e volevano dimettermi.

 

Allora io cosa ho fatto con la forza della disperazione?

Sono andato al Pronto Soccorso Psichiatrico del S. Paolo e mi sono fatto fare un TSV (Trattamento Sanitario Volontario), almeno avevo un posto caldo dove stare.

 

Dopo circa cinque mesi di reparto - in cui mi sembrava di essere un po’ come nel film “Terminal” con Tom Hanks (ve lo ricordate?) - la dottoressa non sapeva più che cosa fare.

 

Una mattina mi chiama per il solito “giro” dei medici e mi dice:

“Ma insomma, lei un giorno è su e un giorno è giù (cosa secondo me normalissima…), le prescrivo il DEPAKIN!”

E io allora le ho chiesto: “Dottoressa, cos’è il DEPAKIN?”

E lei: “E' uno stabilizzatore dell’umore”

E allora io, prontamente, ché la domanda sorge spontanea: “Mi perdoni dottoressa, vuol dire che se io la mattina mi sveglio incazzato, il DEPAKIN mi stabilizza l’incazzatura per tutto il giorno??”

 

Vi lascio immaginare la reazione della dottoressa “ferita nell’onore!”

 

Rob de matt!!!

 

Nel 2000 ero già in Comunità: finalmente si era liberato un posto al mitico Ceas.

Da notare che io ero in “cura” nei CPS meneghini dal 1989.

Era anche l’anno dell’avvento di Internet su scala mondiale…ormai tutti dovevano avere un indirizzo e-mail, sennò eri “tagliato fuori”… Allora volevo anch’io il mio indirizzo e-mail per essere nel mondo.

Avevo alcune idee/opzioni, una era: merliny2001@libero.it. Allora chiesi un consiglio ad una mia amica storica, Marta, che conosceva bene le vicissitudini del mio percorso dentro e fuori dagli ospedali psichiatrici.

Cominciò a sbellicarsi dal ridere e mi disse:"Ma cosa vuoi fare?? “Merliny 2001, Odissea negli OSPIZI”???

 

Ahahahaha!

 

Ok my friends, alla prossima.

 

Belfagor

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