LA STORIA DI ELENA

La storia di Elena è molto triste, ce l’ha raccontata sotto i portici della stazione, dove chiede l’elemosina insieme al suo cane.

 

Lei è rimasta orfana dai dodici anni, e da allora fino alla maggiore età in comunità grazie alla sua assistente sociale.

 

Da allora è una vera propria vagabonda e si è vista portare via la tenda in cui dormiva dalla polizia perche l’aveva montata in un parchetto. Non vuole andare a vivere negl’appartamenti protetti forniti dalle onlus perché dovrebbe abbandonare il suo cane.

 

Questo è solo uno dei racconti che ci possono fare gli innumerevoli disagiati economici, sociali ed altri che innumerevoli popolano milano.

 

Fsbrizio Orlandi 20 febraio 2014

 

Elena, è beige il suo colore: il cane enorme, più coperto di lei.

 

Lei seduta, lui sdraiato pieno di coperte. L'amore materno di chi non ha più madre da troppo tempo.

 

No, il suo coraggio non ce l'ho.

Dormire in strada, essendo giovane e bella, educata, preparata: questi sono i servizi sociali a Milano?

 

Ha cultura, e'educata, si vede che non usa droghe. Racimolare venti centesimi per comprare il pranzo al cane: penso mangi più lui enorme e buono, innamorato della padrona, che lei.

 

Le ho promesso che, se mi danno la casa, viene da me. Non sopporto le ingiustizie: cosa ha fatto di male? Ha perso i genitori a 12 anni, nessuno che ha pensato un giudice tutelare a comperarle una casa per i suoi 18 anni, come me, il patrimonio disperso con strutture.... me ne sono innamorata perché sa ridere nonostante tutto, perché è linda e dolce col freddo che c'è, perché le coperte le usa per il cane e non per se stessa.

 

Non c'e' niente da fare: se non hai ricevuto amore, sei pronto a darne in quantità smisurata.

 

Cosa vorrei? Che la Maiorino, una casa per indigenti ce la desse a tutte e due, bandi che escono in continuazione e nessuna attribuzione. Così, elemosina e notti all'addiaccio, una vita giovane che potrebbe essere serena, una ragazza con degli interessi, si vede, una ragazza signora, perché Totò non ha mai sbagliato a dire che Signori si nasce e la sua

compostezza, la sua semplicità nel raccontare la solitudine varrebbe la pena chiedere al sindaco di pensarci sugli alloggi.

 

lo vivo, io senza cane con un trucco te lo portano via, questo fanno i servizi sociali, perdi anche la piacevolezza quando la psichiatria, invece, parla di pet teraphy.

 

Vale un canto di guerra averla incontrata: bisogna aiutarla a lavorare e pagarsi una stanza.

 

E stare con il cane senza coperte: questo vorrei.

 

Come aiutarla?

Trovandole un lavoro part time per farla stare con il cane il più possibile, anche solo un monolocale dove essere femmina libera, senza case famiglia, senza assistenti sociali, senza elemosina.

 

Credo sia un'infamia far stare una brava ragazza in strada. Credo che sia un'infamia il dormire nella metropolitana per il cane: sono le regoline dell'ufficio d'igiene quando gli animali, se la persona è pulita, sono puliti.

 

 

 

 

Ma sbagliato a dire che Signori si nasce e la sua

 

compostezza, la sua semplicità nel raccontare la solitudine varrebbe la pena chiedere al sindaco di pensarci sugli alloggi.

 

lo vivo, io senza cane con un trucco te lo portano via, questo fanno i servizi sociali, perdi anche la piacevolezza quando la psichiatria, invece, parla di pet teraphy.

 

Vale un canto di guerra averla incontrata: bisogna aiutarla a lavorare e pagarsi una stanza.

 

E stare con il cane senza coperte: questo vorrei.

 

Come aiutarla?

Trovandole un lavoro part time per farla stare con il cane il più possibile, anche solo un monolocale dove essere femmina libera, senza case famiglia, senza assistenti sociali, senza elemosina.

 

Credo sia un'infamia far stare una brava ragazza in strada. Credo che sia un'infamia il dormire nella metropolitana per il cane: sono le regoline dell'ufficio d'igiene quando gli animali, se la persona è pulita, sono puliti.

 

Anna Lucchetta 23 febbraio 2013

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