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Novecento

 

 

Brain storming: esatto!

 

Un viaggio di menti che si ritrovano: Livia, Maurizio, Fabrizio, Ettore, Danila, Camilla, Anna, Elena, e tutti gli altri.

Sono tanti, ogni volta, s'aggiunge qualcuno.

 

Cosa facciamo?

 

Camilla e' una free lance che cerca l'armonia cosmica con i suoi Tarocchi, i suoi fiori di Bach, l'armonia.

 

Livia? Livia cerca il senso dell'infinito. Ce l'ha dentro, lo esprime quando canta, è eterna come anima, un'anima che è lieve, delicata e sa parlare di sé con dolcezza, nessuno di noi fa pesare all'altro la sofferenza.

 

Poi c'è Maurizio, un creativo forte, ma mansueto. Lui è determinato, resiste, lotta, ma umilmente, lo si capisce chi è veramente, quando lo si vede a contatto con la figlia: un'immensa carica d'amore da dare, pronto a dare,

Quindi c'e' Ettore che è papà di una venticinquenne. Lui è morigerato, tranquillo, con la voglia di fare.

 

Fabrizio e' la nostra mascotte internauta: strepitoso, giovane pieno di forza, pieno di vita. Parla poco, ma ti fa capire che s'affeziona

 

Poi c'e' lo Psi Franz, il connettivo, proprio un uomo tessuto fatto per ricostruire l'equilibrio delle membra di un'anima. Lui e' lì, che sente il mondo per quello che è, e lo vede nei suoi pazienti, non arrendendosi all'evidenza del mondo

Come l’uomo della pubblicità dello Cynar, che non ha tempo.

 

Elena è l'avvocatessa. Non fa pesare la sua cultura, si mette a sentire, ad ascoltare, poi ci sono i nuovi arrivati.

 

Che gruppo è? E' un gruppo dove ciascuno mostra quello che è, senza maschere, senza sovrastrutture di nessun genere, si mette a disposizione dell'altro.

 

Abbiamo il blog dove scrivono persone nuove, che si sono aggiunte, la solitudine, la fatica di vivere, il superare il border che, ogni tanto, capita nella vita di ciascuno.

 

Poi ci sono io, Anna, che vivo l'esperienza manicomiale vera e propria, chiusa in un ospedale psichiatrico e che non mi rassegno alle 5000 euro al mese dell'asl quando potrei benissimo con500 avere uno spazio mio e cucinarmi io cose buone.

 

Perché frequentarci?

Perché non poniamo limiti. Cerchiamo di scrivere la vita per come ci viene, per come ci capita, accogliendoci uno con l'altro.

E’ nato affetto sincero, un legame, la confidenza e complicità, perché siamo un gruppo che accoglie ed e' per chi esiste e basta.

Il mestiere di vivere con la crisi economica, con il berlusconismo culturale, con l'euro, con tutto il mondo che cambia con un click con una tecnologia sempre più veloce.

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